Roma a Ottobre

Un gabbiano taglia il tramonto sulle vestigia di Roma a Ottobre

C’è una particolare espressione che chiunque abiti a Roma non può ignorare; indica lo speciale clima mite e soleggiato che spesso il mese di ottobre offre alla città. Questa espressione è Ottobrata Romana. Si tratta di calde e ancora ragionevolmente lunghe giornate da trascorrere piacevolmente all’aria aperta, tra gite di ritorno alla costa, pic nic nei parchi, passeggiate in centro, pranzi e aperitivi all’aperto. Ottobre è un mese unico, che armonizza i piaceri dell’estate a quelli dell’autunno che avanza. Si va ancora in giro in sandali e si nutre quello speciale ottimismo che Roma amplifica con i suoi meravigliosi tramonti sulle acque dorate del Tevere.

Il mese di ottobre di per sé a Roma come in tante altre città costituisce un momento di ritorno alla normalità. Oltre alla ripresa dell’attività lavorativa, ripartono le grandi mostre, riaprono i cinema, i teatri e i locali (molti, a dire il vero, rientrano dalla loro sede estiva), ricominciano gli eventi del fine-settimana, e a questi da qualche anno si accodano i lasciti dell’Estate Romana, programmazione di appuntamenti che animano la città durante i mesi estivi ma finiscono per esaurire il loro cartellone addirittura a novembre.

Da un paio d’anni nel centro storico solitamente nel primo weekend di ottobre si svolge Roma Diffusa, un evento itinerante che intende valorizzare l’animo contemporaneo di Roma, solitamente sacrificato nell’immaginario collettivo così come nella prassi della visita turistica alla componente antica che rende Eterna la città. L’agenzia BLA Studio che ha lanciato il progetto cerca di sostituire all’etichetta di Eterna quella di Odierna con questo evento immersivo che tramite aperture eccezionali, performance, concerti, esibizioni, spettacoli itineranti mette in relazione il bacino creativo della città con il suo territorio. Ecco quindi che un fiume umano si muove nella cosiddetta Ansa Barocca, l’area pedonale del centro storico tra gallerie, luoghi istituzionali della cultura contaminati da interventi artistici dall’effetto sorprendente, locali, boutique e baretti iconici.

Interessante opportunità di gita fuori porta è la Sagra dell’Uva di Marino, solitamente la prima domenica di ottobre, evento di antica tradizione, popolarissimo e affollato. Il paese, non distante dalle gradevoli Frascati e Castel Gandolfo, col suo bel lago e i suoi freschi boschi, si trova a quaranta minuti di treno da Roma.

L’evento iconico è la celebrazione annuale del vino dei Castelli, una qualità vinicola poco sofisticata che la musica popolare romana ha posto al centro di tante sue memorabili composizioni. Durante i giorni di festa, al tramonto, è leggendario lo scorrere di vino dalla Fontana dei Quattro Mori. Avvicinarsi alla fonte è reso complesso dalla ressa ma lo spettacolo presenta il suo fascino folclorico se preso alla giusta distanza. Completa l’esperienza la degustazione di pietanze tipiche della zona come la porchetta, le cime di rapa e il ciambellone al mosto.
Buon divertimento!